Il mio cuccioletto è appena arrivato;

ha il pelo rossiccio ed è un po’ arruffato,

il suo musetto è birichino

ma è il mio gatto ed è carino.

Nei suoi occhi verdi brillanti

leggo avventure affascinanti.

Ora è nascosto nell’erba del mio giardino:

sta in agguato, il mio gattino,

segue attento un uccellino

che saltella ai piedi del pino.

Per fortuna quello riesce a volare

prima che il gatto lo possa acchiappare.

Il mio agile felino

è sempre a caccia di qualche topolino.

Il suo istinto di cacciatore

lo rende un abile predatore

attento a tutto quello che c’è

e, sopattutto, attento a me.

Quando entro a casa è subito in festa:

esce saltando dalla sua cesta;

gli bastan due carezze o due crocchette

e a giocare subito si mette.

Se è brutto tempo o son giù di morale

con lui tutto passa ed è un carnevale

fatto di agili destrezze,

salti, corse, coccole e carezze.

Per me lui è un amico fenomenale

perchè io per lui sono davvero speciale.

Talvolta dice: “Lasciami stare!

In questo momento ho il mio da fare.

Se non ascolti i miei messagi

guarda che allora le mie unghie assaggi:

sono affilate e graffiano assai;

stammi lontano o sono guai!”

Quando però vuol farsi coccolare

arriva, si struscia e inizia a ronfare;

le zampe diventano un velluto morbidissimo,

si lascia maneggiare ed è pazientissimo:

sembra che dentro, nel suo cuoricino,

per me metta in funzione un motorino.