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TUTTI AMICI
C’ERA UNA VOLTA…
…e ancora c’era un dinosauro dal collo e dalla coda lunga, con le zampe molto grandi e la testa molto piccola che chiamava Dino e aveva un brutto vizio: organizzava brutti scherzi, ma quando si accorgeva di averla combinata grossa, si pentiva, piangeva con i suoi occhioni marroni e chiedeva scusa!!!!!!
Un giorno Dino, il dinosauro, mentre scorrazzava nella savana, vide un cavernicolo che giocava felice con i suoi amici: talpa e castoro, ebbe un po’ di invidia e pensò bene di fare una monelleria che avrebbe impedito al cavernicolo di tornare a casa.
Dino, senza pensarci due volte, risalì il corso del fiume e quando arrivò in un punto dove pensava che non ci fosse nessuno, iniziò a sradicare gli alberi che si trovavano vicino al fiume, li spezzò in tanti tronchetti e li buttò nell’acqua, ma…..un camaleonte, molto amico del cavernicolo, stava riposando indisturbato su un ramo di un albero di limoni ,perfettamente mimetizzato.
Ad un tratto venne svegliato dai rumori prodotti dai tronchi e rimanendo mimetizzato, osservò tutto ciò che Dino stava facendo.
Il camaleonte, allora, senza farsi vedere, andò dai suoi amici: castoro e talpa e chiese loro aiuto, perché il fiume era stato riempito di tronchi e il cavernicolo non lo avrebbe potuto percorrere per tornare a casa.
Intanto…..Dino era sceso a valle per vedere se la sua monelleria aveva funzionato, ma iniziò a pentirsi perché trovò il camaleonte che insieme al cavernicolo cercava di liberare il corso del fiume,guardò più in là e…………sorpresa!! Vide che anche il castoro e la talpa aiutavano il cavernicolo: la talpa scavava per far scorrere l’acqua da un’altra parte e il castoro rosicchiava i tronchi per spostarli.
Come al solito, Dino si pentì moltissimo del brutto scherzo e iniziò a piangere e a chiedere scusa.
In un primo momento gli altri animaletti e il cavernicolo non accettarono le sue scuse, ma dopo una bella discussione lo inserirono tra loro e fecero un bel girotondo!!!
Tutti gli animali sono importanti per la vita dell’uomo e per la natura, essi si comportano senza ipocrisia, con abnegazione verso gli uomini che considerano loro fedeli amici, per questo bisogna rispettarli, perché anch’essi hanno una loro dignità e se pur trattati secondo le loro abitudini e necessità, meritano considerazione ,perché sono necessari alla vita dell’uomo.
CLASSE III SEZ. B SCUOLA PRIMARIA “T. CAMPANELLA” IC “MATER DOMINI” CATANZARO.