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STICKY IL CRICETO
Sticky era un piccolo criceto dal pelo soffice e bianco, con il musetto rosa sul quale spiccavano lunghe vibrisse grigie. Era rimasto solo al mondo dopo che un tipaccio aveva catturato la sua famiglia per farne una pelliccia, e lui era riuscito a salvarsi per miracolo nascondendosi in una scarpa. Un giorno, triste, solo ed affamato gironzolava di qua e di là senza meta, alla deriva come una zattera nella tempesta. All’improvviso Sticky, in un giardino, vide un bel tavolo imbandito: mele, pere, banane, noci, fichi, pistacchi, arachidi e un bel vaso di fiori variopinti e profumati. Senza pensarci, si lanciò all’impazzata su quel cibo invitante, e non si accorse che sotto il tavolo c’era un brutto cagnaccio con lo sguardo torvo e la bava che gli scolava dalla bocca. Il cagnaccio appena vide l’intruso si lanciò su di lui ringhiando e iniziando a rincorrerlo. Povero Sticky, terrorizzato: corse, corse, corse… finché sentì una voce da dietro un cespuglio: – Vieni con me, seguimi ti salverò! . Era Tom, un grosso gatto dal pelo pulito e dalla voce suadente. Sticky lo seguì fino a casa sua e giuntovi vi tirò un sospiro di sollievo. “Ahhh finalmente salvo! ” pensò, e che bella casetta con la cucina linda linda, il divano e le tendine a quadretti bianchi e verdi sulle finestre. Intanto Tom aveva messo una bella pentola piena d’acqua sul fuoco canticchiando tra sé e sé “… Trallallero, trallallà fra poco si mangerà! Trallallero, trallallà fra poco la mia pancia si riempirà! ” . Sticky ancora col fiatone sedette comodo sul divano e cercò di rilassarsi, si guardava attorno curioso e la sua attenzione fu catturata da un quadro assai bizzarro appeso sulla parete gialla, sul quale erano attaccati ciuffettini colorati, ma invano cercò di interpretarlo e capire che cosa rappresentava. <> Sticky si guardò intorno e vide un topolino che quatto quatto, gli fece segno di avvicinarsi: <>. Il topolino avvisò Sticky che il gatto era cattivo e che il pentolone sul fuoco era per lui. Inoltre, lo avvertì che tutti quei ciuffetti sul quadro non erano altro che macabri trofei delle prede già catturate e mangiate. Così elaborarono un piano per dare una lezione al gattaccio. E…quando Tom scoperchiò la pentola per vedere se l’acqua bolliva, i due piccoli amici con un balzo gli furono dietro e, l’uno col mattarello e l’altro col mestolo gli si scaraventarono addosso…e lo catapultarono nella pentola… SPLASHH…Che boato! Il gattaccio si dissolse in una nuvola di vapore blu. Sticky e il topolino, grandi amici, quasi fratelli ancora vivono insieme in quella bella casetta, liberi e felici.
IC “MATER DOMINI” CZ – plesso T. Campanella – CLASSE QUINTA B