C’era una volta un cane di nome Sansone. Viveva in una famiglia molto ricca. In casa aveva a disposizione tutto quello che voleva: cibo a volontà, giochi divertentissimi e tanto altro. I suoi padroni erano benestanti, quindi Sansone faceva proprio una bella vita. Passava le sue giornate tra le coccole e i mille giochi a disposizione. Era proprio un cane fortunato. Aveva un rapporto speciale con i suoi padroni, i quali si fidavano molto di lui, perché era un cane intelligentissimo. Ogni giorno alle ore 12.15 Sansone aveva il permesso di andare in giro nel bosco da solo.  I suoi padroni avevano un grande difetto però, erano molto ricchi ma tanto avari! Una notte, mentre in casa tutti dormivano, Sansone sentì un rumore provenire dalla cantina. Subito si precipitò ad andare a controllare cosa stesse succedendo. Ad un certo punto vide un’ombra aggirarsi per casa. Era entrato qualcuno! Il coraggioso cane abbaiò per avvisare i padroni e si fiondò contro il ladro. In casa dormivano tutti e purtroppo nessuno sentì Sansone. Il ladro, prima di essere messo in fuga dal cane, riuscì a rovistare in alcuni vasi portando via dei vestiti e del cibo. Dopo un po’ i proprietari di casa si svegliarono ma ormai era troppo tardi. Il ladro era già scappato con il bottino. I proprietari decisero di mandare Sansone nel bosco in cerca di indizi, il cane alle ore 12.15 si incamminò verso il bosco. Quel giorno c’era una nebbia fitta, si vedeva ben poco, ma il coraggioso Sansone non temeva nessun pericolo. Era pronto a sfidare tutto e tutti pur di aiutare la sua famiglia a recuperare il bottino. In realtà nessuno conosceva bene Sansone.  Ogni giorno il cane si recava nel bosco presso la grotta dello gnomo Ben, il quale gli dava dei poteri magici sotto forma di crocchette saporitissime. Giunto presso la grotta magica, Sansone chiese a Ben di poter ingerire le crocchette magiche del super olfatto per poter acciuffare il ladro. Con questi poteri il cane era in grado di sentire e trovare le cose a distanza di chilometri. Ne mangiò una bella ciotola e insieme agli altri poteri magici, che quotidianamente lo gnomo gli donava, cominciò le ricerche. Dal dorso del cane si aprirono due grandi ali che gli permisero di volare e muoversi velocemente. Per non farsi notare da nessuno, diventò invisibile. Grazie al super olfatto e a tutti gli altri poteri, Sansone individuò il ladro in poco tempo. Fu sorpreso perché capì che c’era qualcosa di strano. Il ladro non era poi così cattivo, in realtà rubava nelle ville dei ricchi per dare da mangiare ai poveri. Allora Sansone tornò da Ben, gli raccontò quello che aveva visto e gli chiese aiuto. Voleva convincere i suoi padroni ad essere altruisti e ad aiutare i bisognosi. Ben si mise a lavoro e preparò una bella pozione magica da sciogliere nell’acqua. Il cane tornò in villa e mise tutta la pozione nella bottiglia di acqua per la cena. Bastarono poche ore dopo la cena e i padroni cambiarono, diventarono altruisti. Da quel giorno  decisero di condividere la loro ricchezza con chi aveva bisogno. Sansone fece proprio un bel lavoro!