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C’era una volta in una piccola città un cane randagio di nome Ringhio, veniva chiamato così perché ringhiava spesso. Lui era solitario, però condivideva con altri cani randagi il luogo per dormire.

Ringhio era basso, piccolo e molto magro perché non mangiava mai. Aveva il pelo grigio e lungo, una coda corta, le orecchie abbassate e gli occhi marroni.

Ringhio passava le sue giornate a cercare cibo tra i vicoli della città.

Un giorno mentre rovistava nel cassonetto sentì un forte odore di bruciato e udì le sirene di un camion dei pompieri. Subito, preso dalla curiosità, seguì il camion e vide un palazzo che stava andando a fuoco. I pompieri entrarono nel palazzo e iniziarono a portare in salvo le persone. Quando pensavano di aver salvato tutti, un uomo disperato disse ai pompieri che all’interno del palazzo era ancora disperso suo figlio. Di corsa un pompiere rientrò nel palazzo e Ringhio lo seguì. Grazie al suo olfatto trovarono il bambino svenuto e bloccato dietro una porta. Il soccorritore era in difficoltà perché non poteva rompere la porta, così Ringhio trovò una piccola apertura e con la forza dei suoi denti riuscì a spostare il piccolo bambino. A questo punto il pompiere riuscì a rompere la porta e portò il bambino in salvo.

Quando i due eroi uscirono dal palazzo ci fu un clamoroso applauso.

I pompieri decisero di adottare il piccolo Ringhio che da quel giorno diventò “RINGHIO SUPER POMPIERE” che visse in compagnia felice e contento.