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C’era una volta un coniglietto che non sapeva la sua origine; da quanto ricordava aveva sempre vissuto con Carlos, un anziano contadino che lo aveva accudito e cresciuto con allegria e cura.

Molto alto e piuttosto magro,aveva capelli corti ,un po’ radi e bianchi che incorniciavano il viso ovale segnato dagli anni e dal lavoro all’aria aperta. Stranamente la sua pelle era chiara, gli occhi piccoli e le labbra sottili, con il naso a patata, donavano al suo aspetto qualcosa di angelico e l’espressione bonaria,anche se gli occhiali, dalla montatura gialla, e le rosse bretelle che gli tenevano i pantaloni a scacchi, gli davano un’aria spiritosa.

Il coniglietto sembrava assomigliargli.

Tommy ,così lo aveva chiamato,era piccolo e grassottello,di colore bianco con delle piccole macchie grigie. I suoi occhi erano azzurri come il cielo mentre il suo naso era un bottoncino rosa,umido e un po’ rugoso ; il suo pelo era corto e soffice e quando camminava sembrava una piccola nuvola che si muoveva .Gli piaceva tanto mangiare e il suo cibo preferito erano le carote appena raccolte che Carlos coltivava;  quando arrivava l’ora del pisolino andava nella sua scatola di cartone colorato che l’uomo aveva preparato per lui.

Durante il tempo libero loro giocavano insieme, amavano fare i picnic sotto gli alberi del giardino e spesso, dopo aver mangiato, facevano un riposino.

Tommy era un coniglietto davvero fedele,seguiva sempre il suo padrone quando lavorava in campagna. Insieme trascorrevano giornate tranquille e solitarie,segnate dai ritmi della natura.

Dopo qualche tempo Tommy, non vedendo nessun animale come lui,cominciò a farsi domande sulle sue origini sconosciute e alla fine volle scoprile.

Così dopo qualche giorno organizzò un piano che lo portò in viaggio per conoscere la sua identità.

Partì  anche se era impaurito per quello che poteva affrontare … per allontanarsi doveva passare per il boschetto vicino alla casa di Carlos .Non era mai stato in un posto grande e sconosciuto da solo .

Finché la luce del sole filtrava tra le chiome degli alberi , Tommy , andava avanti ma al tramonto cominciò a non controllare più la sua paura.

Tutti i rumori lo facevano tremare ; vedeva ombre inquietanti da tutte le parti .

Cercò riparo in un cespuglio ai piedi di una grande quercia.

Raggomitolato e tremolante immaginava di trovarsi nella sua calda e sicura scatolina, vicino alla poltrona, con Carlos che leggeva il suo libro davanti al caminetto.

Gli mancava il suo caro padrone..anzi papà..

 

 

Mentre era lì,con lo stomaco che brontolava per la fame, sentì delle “voci familiari”… seguendole scoprì che provenivano dall’interno di  un tronco cavo.

C’erano riuniti un gruppo, dei conigli seduti in cerchio; rincuorato si fece avanti e si presentò.

Tutti lo accolsero con amicizia così raccontò loro la sua storia.

Intanto la notte si fece fonda e tutti caddero in un sonno profondo … tranne il piccolo Tommy.

Il coniglio anziano, capo di quella famiglia, si avvicinò al forestiero: nel silenzio aveva percepito, i singhiozzii del suo pianto.

<<Caro Tommy non dispiacerti. Sento quanto tu sia triste e solo … Sento la sincerità nel tuo  cuore e voglio aiutarti>>.

All’alba i conigli sistemarono una sfera di cristallo in una radura e si sedettero intorno tenendosi per mano .

<<Tranquillo>>disse l’anziano vedendo tremare Tommy .

<<Siamo conigli speciali …>> Già, infatti, in quel modo potevano vedere nella palla magica cosa succedeva nel mondo , nel presente ma anche nel passato .

Tommy chiese allora di sapere …<<Guarda >> gli dissero tutti insieme .

Purtroppo Tommy scoprì una triste verità : i suoi genitori erano scomparsi .

Tommy vide che lui e i suoi genitori si trovavano in un gabbione posto vicino ad una grande capanna di legno . Ad un tratto una donna aprì la gabbia e prese la sua mamma e il suo papà per le orecchie e li consegnò ad un signore che in cambio le aveva lasciato una cassa di ortaggi. Nel frattempo la porta della gabbia rimase aperta … il cucciolo terrorizzato uscì velocemente e scappò nel campo vicino dove un signore stava raccogliendo delle erbe selvatiche .

Carlos lo trovò impigliato in un cespuglio ;lo accarezzò e lo prese delicatamente tra le grandi mani e lo portò subito a casa dove se ne prese cura con l’affetto di un padre.

 

 

A quel punto il coniglietto non volle più sapere niente delle sue origini e chiese ai nuovi amici conigli se con la sfera magica potevano farlo tornare da Carlos senza dover affrontare i pericoli del bosco .

Tommy fu accontentato.

Un lampo di luce accecante e … si ritrovò nella sua calda scatolina vicino alla poltrona del padrone di casa, davanti al caminetto acceso.

Da quel giorno  Tommy e Carlos vissero ogni giorno della loro vita come se fosse l’ultimo : era lui la sua famiglia!