• IV B

Tanto tempo fa, a San Prisco c’era una piccola macelleria.

Una vecchietta uscì di casa per andare a comprare della carne ma un branco di cani scesi dalla montagna piano piano le si avvicinavano sempre più ringhiando.

La poveretta camminava con il bastone e non era in grado di evitarli quando in mezzo a loro riconobbe Wulf, un pastore tedesco che giorni prima vagava da solo vicino casa in cerca di cibo. Lei ne ebbe compassione e iniziò a lasciargli fuori la porta una ciotola con dell’acqua e una con del cibo, poi era stata male e non aveva potuto occuparsi di lui.

Il ringhio dei cani si faceva sempre più allarmante, la vecchietta cercò di indietreggiare lentamente intanto con voce timorosa e flebile pronunciò il nome di Wulf più volte. Il branco era lì lì per aggredirla quando proprio Wulf avanzò correndo e si mise accanto all’anziana signora abbaiando forte col muso spavaldo e le orecchie ritte. Invano alcuni di quegli animali cercarono di venire avanti per azzannare lui e la sua protetta, Wulf fece sentire più forte il suo ululato quasi a dire che era il capo, poi li rincorse per tutta la via dove si fermarono gironzolando attorno a sé stessi.

Nel frattempo la vecchietta si avvicino alla fontana della piazzetta che era là vicino e riempì dei contenitori d’acqua mentre alcuni abitanti erano usciti dalle case e portarono del cibo. Solo allora Wulf permise al branco di avvicinarsi sempre facendo scudo alla sua amica e alle persone; poi si accostò ai suoi simili abbaiando come se dicesse che l’uomo e il cane possono essere amici nonostante s’incontrino uomini che talvolta trattano male gli animali.

Wulf si comportò da vero eroe perché il suo discorso convinse gli altri cani che si accucciarono e si lasciarono accarezzare dalla gente.

Quel giorno il branco si disperse perché ogni abitante della città decise di adottare un cane che è sempre l’amico più fedele dell’uomo.