A Londra era una giornata speciale: i signori Potter avevano avuto una figlia!
Josephineera una bambina dolce e vivace, simpatica e gioiosa e amava molto gli animali.
Desiderava con tutte le sue forze un cagnolino, ma i genitori non erano d’accordo.
Per il suo dodicesimo compleanno, la sua migliore amica Savannah le regalò un cane, era già addestrato e appena lo vide Josephinedisse:”Lo chiamerò Buck!”.
Buck era un pastore tedesco, aveva il pelo marrone e molto morbido, il corpo snello e muscoloso e un musetto furbo e birichino.
Ma Buck non era un semplice cane…
Qualche tempo dopo, in una giornata grigia e piovosa, Josephine si accorse dello strano comportamento del suo cagnolino, sembrava nervoso e irrequieto, un po’ fastidioso e su di giri.
Verso mezzanotte, improvvisamente, al suono di un allarme,Buck iniziò ad abbaiare fortissimo, ad agitarsi e corse verso la finestra. Josephine preoccupata cercava di prenderlo in braccio per tranquillizzarlo, ma lui non la smetteva. La ragazzina, non sapendo più cosa fare e vedendo il cane guardare verso la finestra, la aprì incuriosita ma non fece in tempo ad affacciarsi che Buck volò via.
In poco tempo, Buck raggiunse il luogo da cui proveniva l’allarme, stavano svaligiando una gioielleria. Attraverso il muro, con la super vista, vide dei ladri e, senza rendersene conto, si trovò davanti a loro abbaiando, con gli occhi rossi e con fare minaccioso. I criminali impauriti rimasero pietrificati, non capendo che razza di animale avessero di fronte.
Poco dopo arrivò la polizia che arrestò i banditi e riportarono Buck dalla sua padroncina.
Nei giorni seguenti Josephine era molto preoccupata, il suo amico a quattro zampe non voleva più mangiare, giocare, farsi coccolare e ogni volta sembrava una tortura fare le passeggiate.
Un giorno, mentre erano al parco, incontrarono una cagnolina che si avvicinò a Buck e gli disse:” Ciao amico, sono Melvi. Come ti chiami? Mi sembri un po’ triste, cosa ti è successo?”
Buck ancora sconsolato le rispose:” Ciao! Mi chiamo Buck” e le raccontò cosa gli era successo.
Da quel giorno i due cagnolini diventarono molto amici, trascorrendo intere giornate a correre e giocare. Durante il tempo trascorso insieme, con l’aiuto della sua nuova amica Melvi, Buck imparò a conoscere meglio e a gestire i propri poteri.
Tutto sembrava filare liscio finchè una notte Buck, con il suo super udito, sentì che Melvi stava male e lo chiamava per essere aiutata.
Buck si precipitò volando dalla sua amica e vide che aveva la zampa insanguinata perché un cane la stava aggredendo.
Buck si voltò e si accorse di avere il randagio alle sue spalle, gli corse incontro ringhiando e con i raggi laser colpì dei rami che caddero addosso al suo nemico, imprigionandolo.
Appena capì che Melvi era al sicuro volò a cercare aiuto recandosi da un veterinario. Appena arrivò sul posto vide una sagoma sospetta che si muoveva in modo strano: qualcuno stava aggredendo il dottore. Senza perdere tempo, prese la rincorsa e diede una zampata al muro facendo un buco gigantesco. Vide il veterinario per terra svenuto per lo spavento, se lo caricò in spalla e lo porto da Melvi. Durante il volo il dottore si riprese e giunti alla loro meta, curò la cagnolina.Melvi finalmente si riprese e i due amici tornarono insieme da Josephine che, nel frattempo, si era preoccupata per la loro assenza.
Da quel giorno, Buck imparò a convivere con i suoi super poteri diventando l’eroe cittadino per tutti gli amici animali e umani.
CLASSE 3B
Istituto Comprensivo G.Marconi
San Giuseppe di Cassola (VI)
Se fosse vero, non mi sembra che lei avesse fatto una “scelta..Quando scegli qualcosa lo pensi bene prima, avverti tutti, pensi alla tua famiglia e ai cagnolini, metti apposto tutto, e poi te ne vai.. Se non hai il coraggio di dirlo prima, al limite lo fai sapere subito dopo, con un messaggio, un email, una lettera, una telefonata, ma non dopo tutto questo tempo e in questo modo!